Patatine fritte e surgelate, il processo di produzione aumenta i rischio di cancro
Alimentazione e salute ancora al centro dell'attenzione, la notizia preoccupante è quella che le patatine prefritte e surgelate potrebbero causare danni alla salute ed essere persino cancerogene.
Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ripresa anche dai quotidiani britannici Daily Mail e Telegraph.
I ricercatori dell'American Chemical Association, guidati da Donald Mottram, hanno focalizzato l'attenzione sulle patatine che, prima di essere commercializzate, attraversano un processo di produzione che le affetta, le sbianca, le frigge ed infine le congela.
Si tratta di un prodotto utilizzato prevalentemente nei ristoranti o nelle catene di fast food che, prima di servirle, friggono nuovamente le patatine sottoponendole così ad una doppia cottura.
Il risultato finale, in termini di palato, è gustoso e amato da milioni di persone, tuttavia i vari trattamenti a cui è sottoposto l'alimento potrebbe aumentare la presenza di acrilamide, una sostanza ritenuta sospetta per eventuali rischi cancerogeni.
L'acrilamide "si forma naturalmente durante la cottura di alcuni prodotti - speiga Mottram - e per quello che riguarda le patatine fritte questo è inevitabile".
L'American Chemical Association ha già chiesto ai produttori di questi alimenti di mettere a punto un processo di produzione che limiti la quantità di acrilamide.
Cosa che appare possibile, infatti i ricercatori hanno scoperto che attraverso la riduzione del rapporto tra glucosio e fruttosio durante il taglio delle patate si potrebbe ricondurre a livelli normali la presenza di questa sostanza.
1 ottobre 2012